Descrizione
Quarta
Chi veste la divisa, deputato a garantire la nostra sicurezza, può essere costretto dagli eventi a far uso delle armi in dotazione. Ma a quali condizioni l’uso è legittimo? Quali armi, quali altri mezzi di coazione fisica sono consentiti, e in che modo? Questioni cruciali, che questo saggio approfondisce non solo sul piano normativo ma anche dal punto di vista del servizio operativo. Un’opera indispensabile per gli addetti ai lavori, operatori di polizia e del diritto, per chi si occupa di informazione e per il comune cittadino.
Indice
Prefazione del Gen. C.A. ris. Roberto Speciale
Premessa
CAPITOLO I
Analisi dell’articolo 53 del codice penale (ante riforma art. 14 L. 12/1975)
Premessa sulle cause di giustificazione in generale e parallelismo con la scriminante di cui all’articolo 51 del codice penale
Non punibilità dell’uso legittimo delle armi negli altri ordinamenti
Profili applicativi
~ I rapporti tra l’articolo 53 del codice penale e l’articolo 2 della Convenzione Europea dei Diritti dell’Uomo (di Giulio Poggiali)
~ La qualifica di pubblico ufficiale
~ La qualifica di pubblico ufficiale per gli appartenenti ai Servizi di Informazione per la Sicurezza (norme)
~ La violenza e la resistenza (proporzione)
~ Problemi interpretativi
~ Le persone legalmente richieste di assistenza dal pubblico ufficiale
~ Altri casi di utilizzo della forza pubblica e delle armi
~ Legge n. 100/1958 (in materia di contrasto al contrabbando)
~ Legge n. 354/1975 (Ordinamento Penitenziario)
~ Regio decreto n. 773/1931 (Testo Unico Pubblica Sicurezza)
~ Regio decreto n. 303/1941 (Cod. pen. mil. pace)
CAPITOLO II
Le modifiche intervenute all’articolo 53 c.p. (legge “Reale”)
CAPITOLO III
L’eccesso colposo
CAPITOLO IV
L’uso delle armi nell’esperienza di servizio operativo
CAPITOLO V
rassegna giurisprudenziale (dal 1932 al 2015)
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