Descrizione
Quarta
Una favola avvincente ti prende per mano. Ti porta nell’esotico Oriente, dove la principessa Turandot assiste impassibile all’esecuzione del suo ultimo, sfortunato, pretendente. Ma ecco, s’avanza un altro, deve superare una prova. Chi avrà il coraggio di seguirlo? Con il sapore narrativo della favola, il lettore viene preso per mano e condotto, attraverso la scena teatrale che apre l’opera, dentro la storia della principessa dallo sguardo di gelo e del suo “vincente” eroe.
Citazione
«Immagina.Immagina un sentiero tortuoso tra le montagne, un fiume che scorre impetuoso. Immagina mura possenti, mura che racchiudono una città, una grande città d’Oriente. Immagina tre grandi porte che si aprono in quelle mura. Immagina di oltrepassare quelle porte…»
CD
Lettura del testo, inframezzato dalle arie della Turandot di Puccini nell’edizione Decca del 1959, dir. Alberto Erede, orchestra e coro dell’Accademia Nazionale di Santa Cecilia, Inge Borkh (sopr.), Renata Tebaldi (sop.), Mario Del Monaco (ten.), Nicola Zaccaria (basso).
Arie:
Popoli di Pekino!
O Giovinetto
Signore, ascolta
Non piangere Liù
Introduzione atto II
Gravi, enormi ed impotenti
«Figlio del cielo…»
Straniero, ascolta
Gloria, gloria o vincitore
«Dimmi il mio nome…»
Nessun dorma!
Tu che di gel sei cinta
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